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Consigli pratici per conservare gli alimenti

In frigo? In dispensa? In congelatore o no? Sono tanti dubbi che riguardano la conservazione dei cibi. E per alcuni le domande sono anche di più. Ecco una lista di 20 alimenti e i consigli su come sceglierli e trattarli, a partire dalla spesa fino a casa.

 

BANANE

Al super. Sceglile con la buccia gialla e le punte ancora verdi e controlla che non vi siano ammaccature. Preferisci quelle più spesse al centro: vuol dire che hanno ricevuto una buona nutrizione dall’albero madre.

A casa. Se sono verdi mettile vicino a delle mele; questi frutti producono etilene, un gas che ne accelera la maturazione. E conservale a temperatura ambiente: in frigorifero si ossidano più velocemente e diventano nere e mollicce.

Il consiglio in più. Avvolgi il picciolo con pellicola per alimenti. Così impedisci la fuoriuscita di etilene, rallentandone la maturazione.

 

PATATE

Al super. Devono avere la buccia tesa, non raggrinzita e non devono esserci germogli.

A casa. Conservale in un luogo buio e fresco (una cantina intorno ai 10-15 °C è l’ideale). Ma non in frigo: il freddo fa trasformare l’amido contenuto nelle patate in fruttosio e glucosio, rendendole dolciastre. Elimina le patate con i germogli o macchie verdi. Significa che contengono solanina, una sostanza tossica se mangiata in grandi quantità.

Il consiglio in più. Toglile dalla retina e conservale in un sacchetto di carta, che evita la formazione di umidità, rallentando così il processo di germogliazione.

 

CAVOLI

Al super. Cavoli, broccoli e cavolfiori per essere freschi non devono avere le foglie avvizzite o ingiallite ma verdi e ben aderenti alla testa. Controlla le cimette e individua quelle più chiuse e prive di macchie nere.

A casa: si conservano in frigorifero fino a 5 giorni. Puoi anche congelarli, ma prima devono essere lessati al dente in acqua acidulata con qualche goccia di limone.

Il consiglio in più. Anche se recisi, cavoli &co continuano a “respirare”, cioè a consumare ossigeno e questo li fa maturare più in fretta. Conservali in frigo avvolti in un un tovagliolo di carta e chiusi in un sacchetto di plastica.

 

CIPOLLE

Al super. Devono avere forma compatta, essere sode e non presentare ammaccature, muffe e germogli.

A casa. Conservale a temperatura ambiente in un luogo fresco, asciutto e buio, per 2-3 settimane circa, fino a che non si presentano i germogli. Una volta tagliata una cipolla, la parte rimanente può essere affettata o tagliata a cubetti e congelata o essere conservata per 2-3 giorni in frigorifero, mettendola in una tazza con un po’ d’acqua per evitare che si disidrati.

Il consiglio in più. Infila le cipolle in collant di nylon e appendile separando un bulbo dall’altro facendo dei nodi alla calza.

 

PERE

Al super. La cosa migliore è scegliere frutti duri al tatto e privi di ammaccature e portarli a maturazione a casa. Le pere infatti maturano meglio una volta raccolte grazie all’etilene che producono. Le più resistenti? Le pere Kaiser, dalla polpa soda e la buccia più spessa.

A casa. Riponile in un fruttiera e quando diventano più morbide spostale in frigorifero, dove possono essere conservate per una settimana.

Il consiglio in più. Utilizza un sacchetto di carta, perché aiuta a prevenire l’avvizzimento. Evita invece la plastica perché accelera la maturazione e può portare i frutti a marcire.

 

FRUTTI DI BOSCO

Al super. Solitamente vengono venduti in contenitori di plastica forati. Le bacche devono essere sode e dal colore brillante, non appassite.

A casa. Conservali in frigorifero, per 3-4 giorni, nella loro vaschetta eliminando quelli troppo molli che potrebbero produrre muffa. Se non è già presente, inserisci sul fondo del contenitore della carta assorbente. I frutti di bosco vanno lavati prima del consumo.

Il consiglio in più. Congela le bacche riponendole in freezer su un vassoio, evitando che si tocchino fra loro. Dopo circa tre ore le puoi mettere in un sacchetto da congelazione a chiusura ermetica.

 

MANDARINI

Al super. Individua i frutti (inclusi clementine e mandaranci) con la buccia lucida e aderente alla polpa, meglio ancora se hanno le foglie verdi attaccate al picciolo. Soppesali: quelli più pesanti saranno quelli più ricchi di succo e quindi più dolci.

A casa. A differenza delle arance (che sono più resistenti), deperiscono in fretta. Si conservano nella fruttiera per 4-5 giorni, a seconda del grado di maturazione e fino a dieci giorni in frigorifero.

Il consiglio in più

Fai attenzione a non ammassarli e manipolali con cura. Basta una piccola ammaccatura e il frutto marcisce in fretta.

 

ANANAS

Al super. Una volta raccolto, l’ananas smette di maturare: per capirne il grado di maturazione guarda la buccia, che deve avere un colore tra il verde e il giallo. Annusalo: il profumo dovrà essere intenso. Scarta i frutti con il ciuffo secco.

A casa. Lo consumerai entro un paio di giorni? Lascialo a temperatura ambiente. Se invece lo mangerai in seguito, mettilo in frigorifero, avvolto nella pellicola per alimenti. Durerà circa 6 giorni.

Il consiglio in più

Nel caso sia già stato aperto, conservalo affettato in un contenitore ermetico e consumalo entro un paio di giorni.

 

FRUTTA SECCA

Al super. Scegli prodotti che abbiano una scadenza di almeno 8 mesi e verifica l’assenza di polverine di fondo o tracce di muffa.

A casa. Se la frutta ha il guscio, conservala a temperatura ambiente ma lontano da fonti di calore. Toglila dalla confezione di plastica (favorisce la formazione di muffe e tossine) e riponila in un sacchetto di carta. Così rimane croccante e allo stesso tempo è al riparo dalla luce, che favorisce l’irrancidimento.

Il consiglio in più. Se la frutta è sgusciata, riponila in barattoli di vetro e mettila nella dispensa: durerà più a lungo.

 

RISO

Al super. Preferisci le confezioni sottovuoto, all’interno di una scatola di cartone. Se l’involucro lascia intravvedere il contenuto, verifica che i chicchi siano interi.

A casa. Attenta all’umidità, che favorisce l’annidamento di larve. Conserva il riso nella confezione originaria ben chiusa o, meglio ancora, in barattoli di vetro. In generale, ricorda che mantiene le sue proprietà ad una temperatura massima di 25-26 gradi e con il 40% di umidità.

Il consiglio in più

Hai una casa molto umida o, in estate, molto calda? Conserva il riso nel congelatore (non in frigo, che è più umido): i chicchi non ghiacciano.

 

OLIO

Al super. Preferisci l’olio contenuto in bottiglie di vetro scuro o, in alternativa, in quelle di metallo. Le bottiglie in PET sono meno consigliate: anche se le aziende produttrici escludono che rilascino composti nocivi (ftalati), sono trasparenti e l’olio con la luce si irrancidisce prima.

A casa. Va riposto al buio, lontano da fonti di calore. Una volta aperto il contenitore, l’olio va consumato entro 6 mesi

Il consiglio in più

Se a casa utilizzi delle oliere, prima di riempirle con olio fresco, sgrassale con cura per evitare che residui vecchi conferiscano un cattivo sapore.

 

FARINA

Al super. Controlla la data di scadenza: di solito rispetto al confezionamento è di 12-18 mesi. E verifica che il pacco sia integro.

A casa. Se l’ambiente è troppo asciutto o troppo caldo, la farina perde la sua percentuale di umidità, rendendo difficoltosi gli impasti, mentre se c’è troppa umidità si formano grumi e muffe che la rendono inutilizzabile. Conservala nella dispensa in un contenitore a chiusura ermetica.

Il consiglio in più

Riporre accanto al contenitore della farina (o dentro il pacco) una o due foglie di alloro tiene lontane farfalline e acari.

 

LATTE

Al super. Controlla la data di scadenza: per legge quella del latte fresco pastorizzato cade il sesto giorno successivo a quello del trattamento termico. Per il latte microfiltrato, il decimo giorno. Evita i tetrapack rigonfi:è indice di deterioramento.

A casa. Una volta aperto, il latte (anche quello UHT) va consumato nel giro di 3-4 giorni. Quando lo prelevi dal frigo per utilizzarlo lascialo a temperatura ambiente il meno possibile.

Il consiglio in più. Il latte vicino alla scadenza si può congelare. Fallo sgelare in frigo prima di usarlo ma sappi che potrebbe aver cambiato consistenza: utilizzalo per creme o altro.

 

FORMAGGI FRESCHI

Al super. Se mozzarella, crescenza, stracchino e ricotta sono esposti al banco controlla che la superficie non appaia ingiallita o rinsecchita. Per i prodotti confezionati, verifica la scadenza e che il packaging sia integro.

A casa. Per i formaggi freschi o a pasta molle si può usare la carta da forno, riponendoli poi in un contenitore ermetico (la mozzarella va invece lasciata immersa nel suo liquido) e vanno consumati in 2-3 giorni.

Il consiglio in più. La ricotta deperisce in fretta. Scegli i prodotti più consistenti, che contengono meno acqua: durano di più.

 

FORMAGGI STAGIONATI

Al super. Controlla che sulla superficie non ci siano puntini bianchi, primo stadio della formazione di muffa: può succedere soprattutto nei prodotti in offerta.

A casa. Il formaggio deve respirare: non avvolgerlo nella pellicola trasparente né in sacchetti di plastica. Sconsigliati anche i contenitori ermetici a meno che non siano specifici per i formaggi con il passaggio dell’aria.

Il consiglio in più: Grana, pecorino &co si conservano bene anche avvolti in un tovagliolo di stoffa pulito e appena umido oppure in un sacchetto di carta.

 

PESCE

Al super. Di qualsiasi pezzatura sia, verifica che l’occhio sia bombato e brillante, le branchie rosso vivo e le squame ben aderenti al corpo. La carne deve essere compatta ed elastica.

A casa. Una volta a casa, occorre eviscerare il pesce, lavarlo e asciugarlo. Se lo mangi entro 24 ore, conservalo in un contenitore specifico o in un piatto coperto con pellicola. Altrimenti congelalo.

Il consiglio in più

Congela il pesce già in porzioni, anche quello in tranci, in modo da scongelare sono la quantità che effettivamente verrà mangiata.

 

COZZE E VONGOLE

Al super. Devono essere conservate in una retina e mai immerse in acqua. I molluschi sono vivi quando sono completamente chiusi e integri.

A casa. Vanno messe in frigo il prima possibile nella stessa retina o in un contenitore aperto per impedirne il soffocamento. Consumale entro poche ore (le vongole vanno fatte spurgare in acqua e sale). Puoi congelarle dopo aver fatto aprire sul fuoco le conchiglie ed estratto i molluschi. Il tempo di conservazione è di 3-4 mesi.

Il consiglio in più. Se non le mangi subito, avvolgi vongole e cozze in un panno umido e riponile in frigorifero. Così si conservano anche 24 ore.

 

BISTECCHE

Al super. Le carni di manzo devono avere un colore rosso vivo mentre il grasso bianco o giallo chiaro. Se la carne presenta delle zone verdi o marrone scuro, significa che ha iniziato a deteriorarsi.

A casa. Il liquido dentro le confezioni è una delle prime cause di sviluppo di batteri. Togli le bistecche e riponile nei contenitori appositi o in un piatto coperto con alluminio. Consumale entro un paio di giorni. Se decidi di congelarle, utilizza gli appositi sacchetti.

Il consiglio in più. Fai scongelare la carne dentro il frigo per 6-8 ore e non usare l’acqua calda per fare prima: si perderebbero consistenza e sapore.

 

CARNE TRITATA

Al super. Se possibile, chiedi al macellaio di tritare la carne al momento, sia per una questione di freschezza e igiene, sia perché molto spesso i prodotti pronti sono fatti con pezzi di carni meno pregiate.

A casa. Che si tratti hamburger, polpette o macinato per ragù, la carne tritata si conserva 24-48 ore in frigo e non di più perché la superficie esposta all’aria e quindi all’ossidazione è maggiore rispetto a un pezzo intero.

Il consiglio in più. Il macinato che contiene suino è ancora più delicato, perché contiene più grassi, che si deteriorano in fretta. Utilizzalo entro 24 ore o congelalo.

 

COSCE DI POLLO

Al super. Controlla la data di confezionamento e scegli carne preparata in giornata. Il grasso deve essere chiaro e mai grigiastro e la polpa non avere sfumature iridate, segno che è iniziato il deterioramento.

A casa. Il pollo può essere conservato in frigorifero al massimo per 3-4 giorni.

Il consiglio in più

Non lavarlo mai prima di cucinarlo. È stato dimostrato che è inutile, perché il lavaggio non elimina gli eventuali microrganismi, e sconsigliato perché si rischia di contaminare le superfici della cucina.