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Le nocciole sono come dei piccoli scrigni vitali che racchiudono un notevole insieme di principi nutritivi: oleosi come tutti i semi, sono stati progettati dalla natura per consentire lo sviluppo di una nuova piantina. Di conseguenza sono ricchi di proteine, grassi insaturi, vitamine.

A differenza però dei cereali e dei legumi, ad alto tenore di carboidrati, la nocciola ha come base energetica i grassi: si tratta però di grassi essenziali, particolarmente importanti per lo sviluppo e il mantenimento del sistema nervoso e delle strutture cutanee. Numerose ricerche mediche dimostrano che un consumo giornaliero di 8-10 nocciole ha positivi effetti nella riduzione del colesterolo “cattivo” e aiuta a proteggere i tessuti dall’invecchiamento, grazie alla presenza di antiossidanti.

Dunque, un consumo moderato ma frequente di questi frutti può sicuramente giovare. In questi semi super energetici si trovano anche molte proteine ricche di aminoacidi, un’elevata concentrazione di minerali (in particolare ferro e magnesio), oligoelementi come cobalto e rame, e infine alcune vitamine fra cui la E e il gruppo B.

Per questo motivo le nocciole rappresentano una valida integrazione dietetica soprattutto per chi segue diete vegetariane e svolge intensa attività fisica e intellettuale. Inoltre la nocciola, ricca di oli dall’azione emolliente, è quel che ci vuole per prevenire o curare i disturbi di stagione come tosse e raucedine, ma anche in caso di influenza e raffreddore per accelerarne la guarigione.

Serve in particolare quando l’aria condizionata usata in estate ha fiaccato il nostro apparato respiratorio con il rischio di incappare facilmente in bronchiti ricorrenti. Allora, alle prime avvisaglie, tre volte la settimana consiglio di assumere nell’arco della giornata due manciate di nocciole tritate finemente e unite a due cucchiai di miele. Dal momento che sono leggermente ipertensive (fanno crescere la pressione arteriosa), è bene che coloro che soffrono di ipertensione non ne abusino (dimezzatene la quantità).

Ma non è tutto. In medicina naturale la nocciola è considerata un alimento fortificante, utile agli anziani, alle donne in gravidanza, ai magri, agli adolescenti, agli astenici, agli sportivi. Inoltre vale la pena di ricordare che, nella cultura celtica, le nocciole erano considerate il simbolo della saggezza concentrata, qualcosa di dolce e compatto nello stesso tempo, racchiuso in un guscio duro capace di rendere la dimensione interiore impermeabile al mutare delle condizioni esterne.

E presso gli antichi romani si distribuivano le nocciole in occasione delle nozze come simboli di generazione: come tutti i frutti racchiusi in una scorza, e quindi simili all’uovo, la nocciola è appunto simbolo di fecondità e di energia generativa. Mangiarne una manciata al giorno, quindi, in questi mesi autunnali e invernali, si rivelerà un’operazione salutare per tutti.

Anche la corteccia, i rami giovani e le foglie di nocciolo hanno molteplici effetti sul nostro organismo – danno tono alle vene :favorendo il ritorno del sangue verso il cuore, il decotto di corteccia e foglie, sorseggiato o applicato sulle gambe, è consigliato in caso di stasi agli arti inferiori, di varici e/o flebiti; hanno un’effetto cicatrizzante: il decotto usato per semicupi produce un evidente effetto calmante e antinfiammatorio sulle emorroidi. Il decotto si prepara così: procurarsi 3-4 foglie di nocciolo mescolate ad alcuni pezzetti di corteccia di rami giovani. Far bollire 30-40 g del preparato in 1 l d’acqua per tre minuti e lasciar riposare ancora per 15 minuti. Se ne prendono una-due tazze al giorno o si usa per i semicupi.

L’idea in più: la nocciola è un frutto digeribile e leggero ed è particolarmente adatto ai bambini ; avendo un leggero effetto lassativo può essere dato alla dose di due-tre frutti dopo i pasti ai piccoli che soffrono di stipsi.