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Parenti di mughetti e gigli, gli asparagi sono un dono della natura impareggiabile per drenare, disintossicare, frenare la cellulite e persino la depressione.

C’è chi preferisce gli asparagi bianchi, chi opta per gli asparagi violetti, chi per gli asparagi verdi. Si tratta di una differenza cromatica che si riflette sul sapore ma non sulle qualità nutrizionali degli asparagi, che rimangono le stesse e sono tante. Questi ortaggi sono davvero poco calorici – circa 25 calorie per 100 grammi – mentre hanno molta fibra, vitamina C (in un etto ce ne sono 25 mg, il che equivale a circa un terzo del fabbisogno di una persona adulta), carotenoidi (i precursori della vitamina A, che ha un’azione antiossidante e protettiva della pelle e delle mucose e stimola l’azione del fegato), vitamina B e sali minerali, tra i quali calcio, fosforo e potassio: mangiando 100 grammi di asparagi si assume circa il 75% della quantità quoidiana necessaria di acido folico, sostanza molto importante per la moltiplicazione delle cellule dell’organismo e per la sintesi di nuove proteine.

Gli asparagi sono molto depurativi e diuretici, se non ci sono controindicazioni vale la pena di approfittarne per aiutare e eliminare il ristagno di liquidi nei tessuti e quindi ridurre la cellulite. Mangiatene con parsimonia se tendete a soffrire di disturbi renali, di cistiti e di calcoli renali, perché contengono acido urico che può incrementare l’infezione già in atto. Stando ad alcuni studi questi ortaggi avrebbero una funzione antidepressiva, probabilmente legata alla loro azione disintossicante e diuretica.

Per preservarne il sapore e la consistenza, ma soprattutto per non incidere sul totale delle calorie quotidiane, è importante il metodo di preparazione. Il modo migliore per consumare gli asparagi è a crudo, tagliandoli a fettine piccole e unendoli all’insalata oppure al vapore: si tratta di una cottura molto valida dal punto di vista nutrizionale. Per prepararli potete tagliare la parte finale legnosa del gambo, poggiare gli asparagi su un tagliere per evitare che si rompano, quindi sbucciare il gambo rimasto partendo dal centro verso la fine, in modo da togliere anche la parte più fibrosa. Sciacquati sotto acqua corrente, raccoglieteli a mazzetti e legateli con spago da cucina, quindi metteteli in piedi in una pentola alta, in acqua bollente, lasciando che le punte, più tenere, restino fuori dall’acqua e cuociano solo con l’effetto del vapore: di solito sono pronti dopo 10-15 minuti, in base allo spessore.

Dato che assorbono molto il condimento, fate attenzione a non eccedere né con l’olio né tanto meno con il burro. Usate solo olio extravergine d’oliva e limone, oppure prepara te gli asparagi, in un’insalata insolita, con qualche gamberetto lessato.

Quando acquistate gli asparagi, fate attenzione a queste caratteristiche, che ne testimoniano la freschezza: devono essere duri, quindi non piegarsi ma spezzarsi; non devono apparire legnosi (vuol dire che sono vecchi) e di colore spento; verificate soprattutto che quelli che si trovano al centro del mazzo sia ancora integri e non presentino un inizio di marcescenza.